Intervista di Sigmund Blog ad Emiliano Bartolucci

Intervista a cura di Roberta D’Orsi del Blog Sigmund partner del Road Art Fest

La fervida mente di Emiliano Bartolucci, ideatore del nostro blog, è in continuo fermento e da pochi giorni ha messo in piedi un festival culturale che abbraccia svariati aspetti artistici. Il tutto è partito dalla sua mostra Passi del Nord, che esporrà nella Biblioteca Comunale di Pitigliano nel mese di settembre. Dalla fotografia il campo si è allargato prima al cinema, poi alla musica ed al teatro, fino ad arrivare ad un contest fotografico. Per conoscere meglio le attività e le motivazioni che hanno spinto Emiliano all’ideazione di questo Road Art Fest (di cui siamo partner), facciamo due chiacchiere direttamente con lui.

Ciao Emiliano, senza troppi indugi, parlaci di come è nata l’idea di questo festival e soprattutto perché “Road”.
Il festival nasce nel momento in cui mi sono reso conto che le attività che stavo proponendo e delle quali stavamo parlando con la Biblioteca Comunale di Pitigliano, erano molto più di una singola iniziativa da fare in un solo giorno e così, una volta compresa la disponibilità permanente della location, abbiamo deciso di realizzare non solo le mostre fotografiche, ma anche un programma cinematografico; infine la musica, con il concerto degli ottimi Mardi Gras ed i reading, a cura di Elisa Farina, hanno composto quello che è il Road Art Fest, il cui nome nasce dal concetto di viaggio artistico e dal cammino sorprendente che abbiamo percorso per farlo diventare tale, ovvero un festival poli-artistico.

Il tema portante del festival è il Nord Europa, il cui spunto è stato dato dalla tua mostra. Per le future edizioni, il tema cambierà?
Il tema nasce dalla mia mostra perché è stata la prima ad essere desiderata dalla Biblioteca di Pitigliano, il resto è in continua evoluzione tutt’ora e così a meno di cinquanta giorni dall’inaugurazione del festival, ci troviamo ancora a valutare proposte e ad accogliere novità. E’ bello selezionare autori e ricevere segnalazioni e consigli, specialmente quando tutto ciò assume un aspetto creativo e costruttivo rilevante. Per ciò che concerne la prossima edizione, che contiamo di realizzare dalla primavera del 2014, potete trovare un sondaggio e partecipare direttamente voi alla scelta del tema su questo link https://roadartfest.wordpress.com/poll/

La manifestazione si terrà a Pitigliano in provincia di Grosseto, perché la scelta è caduta proprio su questo paese?
Perché, cosa che accade raramente in Italia, la Biblioteca di Pitigliano ha voluto ascoltare me e le proposte che stavo facendo, senza mai ostacolarmi si è messa a disposizione nella persona di Elisabetta Peri e si è instaurato un rapporto professionale tra noi che definirei un lavoro di squadra; questa è una cosa piuttosto difficile nelle grandi città ed anche nei piccoli centri non è comune, infatti c’è spesso quel muro istituzionale tra il proponente ed il ricevente che impedisce l’evoluzione artistica di un programma. Direi che il fondersi di domande e risposte abbia prodotto un rapporto tra me ed Elisabetta, che spesso si inverte ed a volte non ricordo più chi tra i due abbia fatto per primo la proposta o suggerito l’idea e chi invece abbia ascoltato e poi accettato, credo che questo sia l’aspetto primario che ha consentito la nascita di questo festival.

Per cui la tappa di Pitigliano sarà fissa, o c’è la possibilità che il Road Art Fest si faccia in altre località?
Sicuramente il nostro festival sarà itinerante e troverà altre location per la sua prima edizione, ma contiamo di tornare a Pitigliano il prossimo anno. E’ ancora presto per sapere come andrà, ma l’entusiasmo col quale abbiamo messo in piedi questo progetto è il passo iniziale per una manifestazione che, speriamo possa ripetersi e raggiungere l’obiettivo di consolidarsi nel tempo e quindi di moltiplicare velocemente il numero delle sue edizioni.

Quanto pensi sia importante oggi in Italia, dare la possibilità all’utenza, di respirare aria artistica e culturale in svariate forme?
E’ fondamentale che gli aspetti artistici vengano proposti e sostenuti da istituzioni e privati, che vengano messe a disposizione location sempre più adeguate e che i giovani vengano valutati con maggiore attenzione, che siano supportati nel loro intento creativo ed indirizzati alla migliori delle pubblicità di se stessi, ovvero l’esposizione. E’ molto importante che tutte le culture e le forme d’arte siano coinvolte nelle proposte e che si dia spazio al maggior numero di persone possibili, proprio per costruire le basi di una pluralità espressiva che ritengo indispensabile per il futuro artistico del nostro Paese.

Il contest fotografico si basa sulle “periferie” e con l’aspetto dell’arte di viaggio, l’attinenza è più che perfetta. Ci sono anche altri motivi, che ti hanno spinto a scegliere le periferie come argomento del concorso?
Intanto ritengo la tua domanda già esaustiva quando parli di attinenza tra arte, viaggio e periferie, la prendo come un complimento. Diciamo che mettendo in piedi il festival, che vedeva coinvolte due mostre fotografiche molto differenti e lungometraggi ovviamente disparati tra loro, sentivo la mancanza di qualcosa per chiudere il cerchio. Natura, sociale, design, neorealismo, tutti aspetti rivolti comunque ad un pubblico forse troppo radical chic, ci mancava il coinvolgimento delle persone comuni, l’aspetto popolare e chi meglio di una periferia può raccontare il popolo con tutti i suoi pregi e le sue difficoltà? Le periferie del mondo hanno un’importanza indescrivibile a mio parere, anche nell’aspetto artistico, basti pensare all’Hip Hop in America o al Punk in Inghilterra, insomma, non potevamo limitarci soltanto ad una fetta di pubblico, vogliamo tutta la torta, o almeno questa è la nostra ambizione e se commetteremo errori saremo pronti ad ascoltare e quindi a correggerci per crescere.

Considerati i vari aspetti che il festival comprende, è un grande impegno sia a livello organizzativo che di scelta dei contenuti. Hai fatto tutto da solo, o c’è chi ti aiuta in questo?
C’è una pagina staff nel nostro sito web e voglio assolutamente condividerla in questo spazio https://roadartfest.wordpress.com/staff/, inoltre c’è una pagina di partner sempre in trasformazione e che stanno aderendo con entusiasmo alla nostra manifestazione https://roadartfest.wordpress.com/partners/
Insomma, sono l’organizzatore ed è chiaro che molte delle idee siano state proposte da me, ma chiaramente senza il contributo ed il consenso di collaboratori, ospitanti e partner, tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare. Vorrei ringraziarli personalmente e spero che attraverso il sito web possiate conoscerli meglio anche voi.

Non ci resta che aspettare il 5 settembre per l’apertura della prima edizione del Road Art Fest, ti faccio un grande in bocca al lupo Emiliano e complimenti per l’impegno che metti nel dare sempre al pubblico, l’opportunità di conoscere attraverso l’arte, lo stile di vita e le problematiche del mondo odierno.
Io ringrazio te per lo spazio concessomi, per l’interesse verso il festival, per la collaborazione e per le bellissime domande che ritengo estremamente intelligenti. Colgo l’occasione per invitare tutti i lettori in uno dei paesi più belli della Provincia di Grosseto, Pitigliano, straordinario centro di culture e di arti; vi invito a visitarne la Sinagoga e tutto il centro storico, nonché Palazzo Orsini che ospiterà la maggior parte delle nostre iniziative e le due mostre fotografiche, la mia Passi del Nord e Revolution di Johann Smari Karlsson. Ci vediamo, dunque, in Maremma dal 5 settembre! Per maggiori informazioni https://roadartfest.wordpress.com

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