Photo

Due mostre così differenti eppure così simili. Una, Revolution di Johann Smari Karlsson (in foto) riguarda la parte umana e quindi sociale, che c’entra molto poco con la natura e con le bellezze dell’Islanda, e l’altra invece Passi Del Nord di Emiliano Bartolucci la parte naturale: una natura spesso turbinosa, vulcanica, e sotto un certo punto di vista finisce per essere affine alle fotografie di agitazioni e tumulti dell’altra mostra. Passi del Nord è un viaggio lungo migliaia di chilometri, iniziato ad Amburgo e concluso nel cuore del Circolo Polare Artico; un’esperienza avvincente nella natura incontaminata e densa di significati ambientalisti, tra regioni remote ai confini del mondo e la Lapponia finlandese, tra fiordi e montagne norvegesi ed isole svedesi, nella quale Bartolucci ha attraversato, partendo dalla Germania, tutti i paesi scandinavi fino ad arrivare a Grimsey, l’unica isola islandese a superare il parallelo sessantasei. Mentre le immagini di Revolution rappresentano l’atmosfera rivoluzionaria durante la crisi economica, lo stupore di un paese che ha scoperto improvvisamente la mancanza di solidità della sua economia che si credeva ricca e stabile, la goffa reazione delle forze dell’ordine abbigliate per andare in guerra davanti a manifestanti altrettanto non abituati a questo genere di conflitti, che lanciano latte e neve per affermare le proprie ragioni e indossano protezioni di fortuna. Non è solo la localizzazione geografica ad unire le due mostre, ma ci sono altri elementi di condivisione. L’elemento del fuoco per esempio è un punto comune: Il popolo islandese affronta i cambiamenti senza fare tante storie ed il loro animo non viene affatto scalfito da anni di dura lotta sociale; sono abituati a terremoti, eruzioni vulcaniche, esplosioni di lava, la stessa lava delle distese delle foto di Passi del Nord che pare immobile ma nasce dal fuoco. Così come i volti dei giovani e lo scoprire nei loro occhi il desiderio di cambiare o il sogno di poter scegliere come vivere: alcuni di quei volti sono in mostra in Passi del Nord così come nella perfetta rappresentazione dell’orgoglio del popolo islandese di Johann Smari Karlsson.
Fuori dal contesto delle esposizioni, l’11 Settembre verrà presentato attraverso una slide fotografica Danubius, un lavoro del fotografo Marco Bulgarelli dedicato al fiume navigabile più lungo dell’Unione Europea, una vera e propria anteprima della sua pubblicazione in catalogo che avverrà nei prossimi mesi.

Passi del Nord
Revolution
Danubius

johann smari karlsson